Aglianico del Vulture DOCG ‘Le Drude’ 2012, Basilicata

24,50

Paradigmatic. That’s how you’d best define ‘Le Drude’ in the wider aglianico-context. Michele Laluce’s is, in fact, a perfectly conceived wine, a wonderful red and a sound testimony both of the territory and wine yard where it was produced, as well as of the work of the person that imagined and produced. When the family production was passed on to Michele Laluce in 2001, he took control of all parts of the production, from the manual work in the wine yard to commercialising the wine. Their roughly six hectares of grapes are situated at about 400 metres of altitude, naturally on volcanic soil which is rich in clay and limestone. The aglianico dominates the production, which is carried out in absolute respect of the environment, relying mostly on green manure and using copper, sulphur and fertiliser only when necessary. Laluce prioritises quality over quantity and for his wines, he only uses selected grapes with rich and concentrated taste, cultivated without ever losing sight of the end goal; true expressions of what the season and the territory can offer.

Compact ruby, a striking aroma that combines small black berries with elegant notes of flowers. The volcano has left its stamp in ferrous and brackish scents. This is a full-bodied, powerful wine, generous in its taste, the tannins are amalgamated in the structure and the acidity is optimal; both of which are elements that secure this wine a long life. Black fruits give the wine a wonderful persistency, as do delicate spices and the typical sapid taste of the area.

Abbinamenti

This wine is perfect with a veal steak and aglianico-sauce.

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Aglianico del Vulture DOCG “Le Drude” 2012 Basilicata

24,50

Paradigmatico. È così che potremmo definire “Le Drude” in relazione a tutta la denominazione. Quello di Michele Laluce è infatti un Aglianico del Vulture impeccabile per realizzazione, un grandissimo vino rosso capace di esprimere tanto il territorio ed il vitigno quanto il lavoro del vignaiolo che l’ha pensato e prodotto. Da sempre a conduzione familiare, è nel 2001 che l’azienda è passata nelle mani di Michele Laluce, che dopo aver ereditato le redini dell’impresa dal padre, tiene attualmente sotto controllo ogni processo produttivo, partendo dal lavoro in vigna per arrivare alla commercializzazione del vino. Con circa sei ettari vitati, la cantina vede i propri filari impiantati a circa quattrocento metri di altitudine sul livello del mare, su suoli ovviamente di natura vulcanica, ricchi di argilla e calcare. In vigna, è la varietà dell’Aglianico a dominare, accanto ad altre varietà allevate sempre nel massimo rispetto di ambiente, natura ed ecosistema, facendo ampio ricorso alla pratica del sovescio, e usando rame, zolfo e concimi solo ed esclusivamente quando necessario. Privilegiando la qualità alla quantità, è così che quelle che arrivano in cantina sono uve pregiate, ricche e concentrate in ogni loro sfumatura organolettica: grappoli che vengono lavorati e interpretati senza mai dimenticare quello che è il fine principale, volto a esaltare e valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto.

Rubino compatto, arriva diretto al naso con sentori di piccoli frutti neri uniti a eleganti note floreali e vegetali. L’impronta del vulcano emerge nelle note ferrose e salmastre. In bocca è potente, generoso al palato dove conquista con tannini ben amalgamati nella struttura e acidità ottimale, entrambi elementi fondamentali per donargli lunga vita. Ottima persistenza con frutti neri, delicate speziature e finale tipicamente sapido.

Abbinamenti

È il perfetto accostamento ad una splendida guancia di vitello con riduzione di Aglianico.

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